Cosa fare a Longiano, uno dei borghi più belli della Romagna

Longiano è un piccolo borgo della Romagna situato sulle colline fra Cesena e Rimini, dalle cui alture lo sguardo può arrivare al mare.

Circondato da campi perfettamente coltivati, in questo periodo primaverile si possono ammirare fazzoletti di terra rosa e bianchi in alternanza…sono i peschi, albicocchi e ciliegi in fiore che in estate daranno i loro frutti!

Se Longiano ha una vocazione agricola, va detto che è anche un vivace centro culturale, dove gli eventi si susseguono per tutto l’anno.

Dalla Longiano dei presepi a Dicembre alla Sagra della Ciliegia il 2 Giugno, per non parlare poi dei tanti musei che vi si trovano, come quello del Territorio, quello della Ghisa e la Galleria delle Maschere.

Rinomato è anche il Teatro Petrella, che restaurato negli anni ’80, accoglie oggi, fra le altre rappresentazioni, numerosi spettacoli di compagnie dialettali, mantenendo così viva la tradizione e la cultura romagnola.

 

Il centro storico di Longiano è un groviglio di stradine acciottolate, con case in pietra, punti panoramici e giardini nascosti.

Su tutto il borgo domina il Castello Malatestiano, perfettamente conservato e sede, fino al 1989, del Municipio.

Di fronte all’ingresso del castello una terrazza panoramica consente una bellissima visione sulla vallata e dispone il visitatore alla contemplazione…

E’ in particolare del castello e del suo museo però che vi voglio parlare.

Qui è ospitata la Fondazione Tito Balestra, che raccoglie tutte le opere provenienti dalla collezione del poeta longianese (1923 – 1976), donate dalla famiglia dopo la sua morte.

Tito Balestra aveva trascorso gran parte della propria vita a Roma, entrando in contatto con i maggiori esponenti della vita culturale del dopoguerra.

Tuttavia era molto legato alla sua Longiano e qui tornava tutte le estati, ospite del fratello.

Aveva relazioni di amicizia con poeti, scrittori, giornalisti, ma soprattutto pittori, che esponevano nella Galleria d’Arte in via del Babuino a Roma, che egli aveva aperto nel 1946.

Nelle sale del castello, dalle cui finestre si può ammirare il paese e tutta la vallata, è esposta una raccolta di schizzi, lettere di corrispondenze con amici, quadri e opere d’arte collezionate nel corso della vita, che documentano il panorama culturale italiano del novecento.

Le opere della collezione di Tito erano circa 2000, ma nel corso degli anni la Fondazione ne ha ricevute in donazione così tante altre, che non è possibile esporle tutte contemporaneamente.

Per questo motivo, visitando il museo della fondazione a distanza di tempo, non si troveranno sempre le stesse opere. 

 

 

All’interno, in un prima sala, sono raccolte le fotografie, le lettere, gli schizzi e le poesie che rappresentano una testimonianza della vita di Tito Balestra.

Tito Balestra non era solo un artista, ma anche un intenditore di vini e della buona cucina, infatti a lui si rivolgevano importanti produttori di vino per sottoporgli i loro prodotti ed averne un’opinione…potremmo dire che era un moderno “influencer”.

In altre stanze invece sono raccolti i quadri degli amici di Tito, in primis Mino Maccari, che qui è presente con circa molte opere, quasi un museo dentro al museo, e che era convinto che Tito vendesse le sue opere, non che le collezionasse.

Troviamo quadri che Renato Guttuso ha dedicato a Tito ed alla moglie, come il quadro dei garofani rossi, che con il loro colore vivido paiono fuoriuscire dalla tela.

Non solo Maccari e Guttuso, ma anche De Pisis, Mafai, Morandi e Vespignani ed autori e artisti internazionali come Goya, Chagall e Matisse.

E non solo pitture ad olio, ma anche tanti acqueforti, ossia incisioni, di Morandi, Vespignani e ben 131 opere grafiche di Zancanaro.

Una vera sorpresa questo museo, con tante sale e opere anche molto diverse fra loro, poiché Tito non collezionava seguendo le mode del periodo.

 

La mostra assume un’atmosfera affascinante e quasi magica proprio perché allestita all’interno delle bellissime sale del castello, con soffitti affrescati e soffitti con travi in legno molto particolari.

Nella parte superiore del castello si può uscire esternamente in un porticato dove si possono ammirare i tetti del paese che si srotolano davanti a noi…

 

Oltre al museo all’interno del castello, periodicamente, all’interno dell’ex Chiesa della Madonna di Loreto, posta di fronte al castello, vengono allestite mostre temporanee.

Il 26 marzo è stata inaugurato, fino al 28 maggio, una mostra dedicata alle opere del grande incisore Renato Bruscaglia (1921 – 1999), uno dei migliori esempi della grafica internazionale di fine ‘900.

Si tratta di una buona occasione per ammirare le sue opere in un’ambientazione così particolare, come l’interno di un edificio un tempo dedicato al culto religioso.

 

 

A conclusione della nostra visita, mentre torniamo verso l’auto, notiamo a poca distanza dal Castello, sulla destra, un giardino con degli oggetti esposti in modo piuttosto caotico.

Un cartello ben visibile riporta le scritte “Museo del Territorio” e vediamo un simpatico signore

mettere in mostra attrezzi di una volta, relativi alla civiltà contadina. 

La raccolta comprende più di 6000 pezzi, sicuramente merita una visita anche solo per il luogo autentico e davvero molto singolare.

 

DOVE MANGIARE A LONGIANO

Longiano è scenario di una cucina tradizionale romagnola. Si trovano numerosi locali dove poter mangiare o anche solo bere qualcosa in compagnia.

 

LA CAPANNINA

Per gustare un ottimo piatto di carne e ammirare uno scorcio pazzesco sulla campagna circostante con il mare in lontananza, la Capannina di Longiano è il luogo perfetto. Il menù propone primi piatti fatti in casa, secondi di carne da leccarsi i baffi e dolci caserecci della tradizione.

 

FALEGNAMERIA

Questo cocktail lab nel cuore del centro storico, si trova proprio nella piazza di fronte al castello, si possono assaggiare drink particolari e di qualità. In alcuni periodi dell’anno è aperta anche la cucina, che propone qualche piatto della tradizione romagnola rivisitata in chiave moderna.

 

TERRE ALTE

Se siete amanti del pesce e dei ristoranti di lusso questo grazioso ristorante fa al caso vostro. A detta di tutti è considerato uno dei ristoranti più buoni di tutta la zona.

 

 

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