Pitigliano, Sorano e Sovana: un week end nelle città del tufo in Toscana

Nell’entroterra toscano, nella provincia di Grosseto, in Maremma, si trova l’area del tufo.

Questa zona è situata nel sud est della Toscana, al confine con il Lazio.

La denominazione “area del tufo” è data dall’elevata presenza, nel luogo, di roccia tufacea e pure le città che vi si trovano prendono il nome di “città del tufo”.

Questo territorio è caratterizzato da insediamenti rupestri, borghi e fortificazioni, sorti durante il periodo etrusco-romano.

Tutta questa zona, infatti, faceva parte della Tuscia, che era il nome attribuito all’Etruria dopo la fine del dominio etrusco, e comprendeva: Toscana, Lazio e una parte di Umbria.

Una visita in queste zone vuol dire immergersi nella storia di quel tempo, tra siti archeologici etruschi, antichi sentieri scavati nel tufo e borghi arroccati.

Le città principali sono Pitigliano, Sorano e Sovana, tutte molto diverse tra loro e per questo assolutamente da visitare se si vuole vivere ogni sfaccettatura di questa zona.

 

PITIGLIANO – LA PICCOLA GERUSALEMME

 

Pitigliano, anche conosciuta come la Piccola Gerusalemme, per la presenza storica di una comunità ebraica molto ben integrata, è la più grande fra le città del tufo .

 

Una leggenda racconta che Pitigliano sia stata fondata da due giovani romani, Petilio e Celiano.

In fuga da Roma dopo il furto della corona d’oro di Giove, essi si rifugiarono qui, fondando una prima comunità, da cui ebbe poi origine la città.

inizialmente prese il nome di Petiliano, dalla fusione dei due nomi, per poi trasformarsi in Pitigliano.

 

Arrivando a Pitigliano si percepisce già tutta la sua bellezza…arroccata su una rupe di tufo, sembra un piccolo presepe…molto simile a Matera.

Dove oggi si trova il centro storico di Pitigliano, in passato sorgeva un borgo etrusco.

Ne fanno testimonianza i resti delle antiche mura subito appena varcata la Porta della Cittadella.

Oltrepassata questa porta, che collega il centro abitato con quello storico, ci si immerge nell’atmosfera caratteristica del borgo.

Salta subito all’occhio l’imponente acquedotto mediceo in tufo e l’incredibile vista sulle colline verdeggianti che circondano Pitigliano.

 

Dopo soli pochi metri, si incontra Piazza della Repubblica con due terrazze panoramiche poste alle sue estremità.

Nella terrazza meridionale si trova la monumentale Fontana delle Sette Cannelle, composta da cinque grandi archi.

Sulla piazza si affaccia anche Palazzo Orsini.

Ristrutturato recentemente, è il monumento più importante di Pitigliano perché fù la residenza della famiglia Orsini, una delle famiglie più influenti che hanno governato qui.

Il complesso in origine sorse come convento, poi trasformato dagli Aldobrandeschi nella sede istituzionale della città, nonché loro residenza.

Successivamente, dalla fine del ‘200 iniziò il dominio degli Orsini, fino a quando l’intero territorio non venne ceduto al Granducato di Toscana.

Oggi è possibile visitarlo, perché è sede del Museo Etrusco di Palazzo Orsini e Museo di Arte Sacra. Per orari, costi e tipologie di ingresso si può consultare il sito internet in costante aggiornamento.

 

Proseguendo per Via Roma, la principale arteria del centro storico, si incontrano una miriade di enoteche, forni, negozi di artigianato e di prodotti tipici.

Qui si trova, ad esempio, una delle macellerie più antiche del paese, la Salumeria di Polidori Enrico, dove potrete assaggiare delle buonissime salsicce di cinghiale.

 

In Via Zuccarelli invece si trova il Quartiere Ebraico.

Vi accorgerete di essere nel posto giusto quando sentirete nell’aria  il profumo di dolci appena sfornati.

Il Ghetto Ebraico è l’antico quartiere costruito dalla comunità ebraica che visse a Pitigliano a partire dalla fine del XVI secolo.

Ancora oggi si trovano la Sinagoga, il Forno delle Azzime, la Macelleria Kasher, la Cantina ed il Bagno Rituale.

E’ possibile visitare il Museo al costo di 5 €, così come acquistare nel negozio di prodotti tipici il dolce di queste zone: lo Sfratto.

 

Il nome di questo dolce ha una triste origine, risale al XVII secolo, quando a seguito di un editto rilasciato dal Granduca di Toscana, si diffuse l’usanza di battere con un bastone sulla porta delle case di famiglie ebree per intimarli a lasciare la loro dimora.

Un secolo dopo gli ebrei inventarono questo dolce a base di miele, noci e spezie dalla forma allungata, per ricordare il bastone che veniva usato per battere i portoni, in memoria di quell’orribile periodo.

 

Un’altra caratteristica di questa zona sono le Vie Cave.

Le Vie Cave sono delle antichissime vie di comunicazione scavate a mano nella roccia tufacea, che collegano le tre città del tufo, Pitigliano, Sovana e Sorano.

Realizzate dagli etruschi, in passato venivano utilizzate principalmente come collegamento tra le città, come rifugio o deposito.

Intorno al borgo di Pitigliano si sviluppano diverse Vie Cave, le più importante sono: quella che porta all’Area Archeologica di Sovana, le Vie Cave del Gradone, le Vie Cave di San Giuseppe, le Vie Cave di Fratenuti e le Vie Cave della Madonna delle Grazie intorno al Santuario della Madonna delle Grazie.

 

Pitigliano merita di essere ammirata anche da lontano, il punto panoramico più vicino al centro storico è in Via San Michele, lungo il percorso pedonale che costeggia una piccola zona alberata.

Per avere una vista più completa della città, invece, è necessario recarsi alla Chiesa Madonna delle Grazie, sul versante opposto.

 

SORANO 

 

Sorano è la seconda città del tufo più importante della zona.

Questo borgo scavato nel tufo e arroccato su una rupe, è un intreccio di strette stradine e monumenti importanti.

Anch’esso di origine etrusca e con la presenza di un quartiere ebraico, non è da meno rispetto a Pitigliano.

Fuori dalle porte della città svetta la Fortezza Orsini, un imponente complesso fortificato costruito dagli Aldobrandeschi.

La fortezza è composta da un castello, un ponte levatoio, un fossato e delle mura, dove oggi giorno ha sede il Museo Civico Archeologico.

L’accesso alla città è da Piazza Pietro Busatti, dove si trova un imponente sistema di logge dedicato ai caduti del 23 Giugno 186,  da cui si può osservare un panorama incredibile.

Da qui, oltrepassando Porta di Sopra, anche conosciuta come Arco del Ferrini, si entra nel cuore del centro storico di Sorano.

La via principale del centro conduce all’imponente Masso Leopoldino, un’antica struttura fortificata che fa parte delle mura cittadine e comprende la Torre dell’Orologio e la Chiesa di Santa Caterina.

Questa fortezza, in passato, veniva utilizzata come punto di avvistamento e luogo di rifugio, oggi dalla cima si può godere di uno splendido panorama a 360° sulla città.

Gli altri monumenti della città, che meritano una visita, sono per l’appunto la Torre dell’Orologio e la Chiesa di San Nicola.

 

Anche Sorano, come la vicina Pitigliano, custodisce tra le sue vie acciottolate un Ghetto Ebraico.

Questo quartiere, che si snoda lungo l’omonima via, è di piccole dimensioni, ma molto caratteristico.

Si possono notare alcune tracce dalle case e dai battenti delle porte d’ingresso dell’edificio che ospita l’hotel “Locanda Aldobrandeschi”.

 

Ma l’elemento che rende famosa Sorano, ancor più delle altre città sue sorelle, sono le Vie Cave di San Rocco.

Facente parte del Parco Archeologico Città del Tufo, che si estende nella zona compresa tra Sorano e Sovana, queste sono le Vie Cave meglio conservate e più lunghe dell’intera zona. 

Il percorso parte dalla Porta di Sotto di Sorano, anche conosciuta come Porta dei Merli, e si addentra nella vegetazione.

Dopo qualche metro, superato un ponticello in legno che attraversa un ruscello, si arriva all’inizio del percorso.

Rimarrete affascinati dalle alte Vie Cave di San Rocco, le pareti sono ricoperte da muschi e licheni e lungo il percorso si può notare il sistema di canalizzazione delle acque piovane, numerose scale scolpite nel tufo e varie grotte.

Dopo aver percorso le Vie Cave si giunge ad un punto panoramico davvero incredibile da dove si può godere della vista del borgo di Sorano dall’altro versante.

 

Per tornare al paese è necessario ripercorrere lo stesso sentiero, in senso contrario, poiché l’alternativa sarebbe di camminare lungo la strada asfaltata piena di tornanti e trafficata..

 

SOVANA

 

Sovana è la più piccola delle città del tufo, e la sua struttura e formazione è anche molto diversa dalle altre due.

Mentre Pitigliano e Sorano sono letteralmente scavate nel tufo, Sovana si presenta come un piccolo borgo medievale.

Sovana in passato era un centro etrusco, passata sotto la dominazione romana, in epoca medioevale appartenne agli Aldobrandeschi, che costruirono una Rocca risalente all’XI secolo, della quale oggi non rimangono che pochi ruderi.

 

La via principale del paese, che lo taglia in due, è la Via del Pretorio, che conduce verso Piazza del Pretorio.

Questa via e la piazza hanno una pavimentazione molto particolare, composta da mattoni rossi disposti a spina di pesce.

Piazza del Pretorio è circondata da tanti edifici importanti: il Palazzo dell’Archivio, con il suo bello orologio, il Palazzo del Pretorio con alcuni stemmi sulla facciata, che ospita il centro di documentazione della storia e dell’archeologia di Sovana.

Sul lato opposto della piazza, invece, sorgono la Chiesa di Santa Maria Maggiore, con un’architettura risalente al periodo tardo-romanico, il Palazzo Bourbon del Monte del ‘500 e l’adiacente Chiesa Paleocristiana di San Mamiliano.

Quest’ultima oggi è un museo ed ospita il Tesoro di Sovana.

 

All’estremità opposta del paese si trova invece il Duomo di Sovana, conosciuto anche come Cattedrale dei Santi Pietro e Paolo, considerato di particolare rilevanza per la sua architettura romano-gotica.

 

A qualche metro di distanza dal centro storico di Sovana è situata la Necropoli Etrusca di Sovana, che comprende la Tomba della Sirena, la Tomba del Tifone, la Tomba Pola e la Tomba Ildebranda.

Per visite guidate e biglietti consultare il sito dei Musei di Maremma.

 

COSA FARE NEI DINTORNI DELLE CITTA’ DEL TUFO

 

Saturnia: in Maremma, vicino alle città del Tufo, si trovano le famosissime Cascate del Mulino. Queste cascate naturali si trovano in mezzo alla campagna toscana e se ne può usufruire gratuitamente.

Caratterizzate da acqua bollente, che sgorga ininterrottamente e da strati di calcare che creano vasche e terrazzamenti, sono l’ideale per immergersi e rilassarsi, anche quando la temperatura esterna è bassa.

 

Montemerano: questo piccolo borgo medievale, vicino a Saturnia, è un vero gioiellino. Caratterizzato da un castello, case in pietra e vie decorate con tanti fiori colorati e piante.

 

Vitozza: oltre alle Vie Cave di San Rocco di Sorano e alla Necropoli Etrusca di Sovana, fa parte del Parco Archeologico del Tufo anche l’Insediamento Rupestre di Vitozza, dove è possibile scoprire numerose grotte etrusche.

 

 

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