Cosa fare in Romagna in autunno: tra borghi, sagre e buon vino

Romagna, terra di sapori, passioni e colori.

Terra accogliente e spumeggiante, fatta di odore di salsedine e di piadina calda.

L’Emilia-Romagna è la mia regione, e il cuore della Romagna è la mia casa.

Quindi lo ammetto, sono un po’ di parte, ma sarò imparziale nel raccontarvela.

 

La Romagna è una terra meravigliosa e variegata, che però fatica a togliersi quell’etichetta, incollata ormai da tempo, che la definisce una destinazione di solo divertimento e mare. 

Io quell’etichetta gliela voglio staccare, voglio che nuda e autentica, la Romagna, si mostri per tutta la sua bellezza e tipicità.

 

Con le giornate che si accorciano, ma ancora tanto calde e luminose, piano piano possiamo salutare il mare e i tanti turisti, e ritornare a vivere l’entroterra…in autunno.

Questa è l’Altra Romagna, quella fatta di paesini incastonati tra le montagne, di borghi medievali con castelli imponenti, di tanta natura e di incontri.

 

Lasciate perdere la fretta con cui si è abituati a viaggiare…la Romagna va assaporata, un boccone alla volta. Viaggi lenti e senza fretta.

La Romagna è una destinazione perfetta per essere vissuta in autunno, avvolta dai colori accesi di questa stagione…anzi, forse ve ne innamorerete ancora di più!

La combinazione perfetta per scoprire questo pezzettino d’Italia è combinare le visite ai borghi con passeggiate nella natura ed esperienze di degustazione in cantine.

 

Quali sono i borghi più caratteristici e le sagre di paese da non perdere?

Tra le tante cantine vinicole della zona, quali hanno le proposte più accattivanti e quali permettono una visita guidata?

 

I 10 BORGHI DA VISITARE IN ROMAGNA IN AUTUNNO

 

SANTA SOFIA

Situata nella Valle del Bidente, Santa Sofia, è la città d’accesso per raggiungere la Diga di Ridracoli.

Questo paesino è un tranquillo borgo di montagna con graziosi palazzi e bar, dove la gente del luogo si ritrova.

Il fulcro di questo centro abitato si sviluppa lungo il corso del fiume Bidente ed è proprio qui che è collocata una delle attrattive più interessanti di Santa Sofia, il Parco Fluviale.

Questo parco si snoda lungo la sponda del fiume, dove si possono trovare numerose sculture moderne di vari artisti. Tra le più recenti, si trova un’opera di Arnaldo Pomodoro.

L’itinerario inizia dal Parco della Resistenza, un piccolo giardino nascosto dietro al Palazzo Comunale, dove è presente la prima opera del circuito, risalente al 1993.

Da qui, passando attraverso Piazza Matteotti, si raggiunge la riva del fiume dove prosegue il camminamento in mezzo al verde.

Ogni opera è accompagnata da un cartello esplicativo con alcune informazioni sulla scultura  ed indicazioni per far giocare i bambini.

 

Santa Sofia non è solo natura, ma anche il luogo perfetto per assaporare l’autentica anima romagnola.

Sto parlando di Peromatto, un delizioso locale, che, a primo impatto, può sembrare un semplice negozio, ma in realtà è una stamperia d’arte tessile.

Questa stamperia affonda le sue radici nella tradizione centenaria della stampa a mano romagnola, riconoscibile per le tipiche stampe a ruggine.

Peromatto è una delle più recenti stamperie di tutta la Romagna, gestita da una coppia di ragazzi giovani, che hanno come obiettivo la creazione di fantasie innovative e sostenibili per l’ambiente.

Entrando nel loro laboratorio verrete catapultati in un mondo fatto di tradizione e passione.

 

Feste e Sagre: Nel mese di Agosto si tiene “Di Strada in Strada”, un Festival internazionale di arti performative.

 

GALEATA: PIANETTO E L’ABBAZIA DI SANT’ELLERO

Pianetto è un piccolo borgo, appartenente al Comune di Galeata, costituito da poco più di una manciata di case in pietra e una strada.

Passeggiando per le sue vie, si incontra una deliziosa piazzetta con fontana, posta davanti ad una chiesa e ad una delle migliori osterie della zona.

Si tratta dell’Osteria La Campanara, che è situata in una corte un po’ nascosta, ma per trovarla, basta seguire l’odore di cipolla.

Questa osteria, infatti, utilizza come arredamento delle trecce di cipolla; ma anche fiori, utensili da cucina e oggetti della tradizione romagnola, creando un mix particolare e rustico che cattura subito l’attenzione.

Se venite a cena qui, non potete non assaggiare la loro piadina fritta con affettati!

 

Pianetto ospita anche il complesso rinascimentale di Santa Maria dei Miracoli, dove ha sede il Museo Civico Archeologico Mons. Domenico Mambrini.

Al suo interno si trovano due sezioni; una storica – artistica e l’altra archeologica.

Quest’ultima comprende i ritrovamenti della Villa di Teodorico, dell’Abbazia di Sant’Ellero e della città romana di Mevaniola, un antico municipio che sorgeva dove oggi si trova il paese.

Il Museo organizza visite guidate, che prevedono anche la una visita alla Villa di Teodorico, che conserva dei mosaici ancora in ottime condizioni.

Il Museo riaprirà al pubblico a fine 2021/inizio 2022, dopo 10 anni di chiusura per lavori di messa a norma e sicurezza eseguiti alla Villa di Teodorico.

 

L’Abbazia di Sant’Ellero è una abbazia romanica situata a 3 km dal centro di Galeata.

Le collega una stradina acciottolata in salita, chiamata Via delle cellette, dove sono collocate le stazioni della Via Crucis.

Questo eremo estremamente affascinante si trova in cima a un colle, avvolto da un bosco di abeti e betulle, che gli donano un’aura misteriosa.

Nella cripta dell’abbazia sono conservate ancora oggi le spoglie del Santo.

Dietro al sarcofago, si apre una piccola stanza dove si pensa che il Santo si ritirasse a pregare e nel cui soffitto è presente un foro di 25 cm di diametro.

Secondo un’antica tradizione, se un fedele riusciva a porre il capo nel buco intagliato nella roccia e si metteva a sedere in una seduta di pietra, poteva prevenire il mal di schiena e il mal di testa. 

 

Feste e Sagre: Ogni 8 settembre, a Pianetto, viene organizzata la Festa della Madonna dei Miracoli e la Sagra dei Fichi.

 

ROCCA SAN CASCIANO

Rocca San Casciano è uno degli abitati medievali più grandi fra tutti i borghi di Romagna.

Il fulcro del paese è Piazza Garibaldi, una adorabile piazza ricca di fiori colorati, circondata da portici ed edifici importanti.

Tra questi spiccano la Chiesa del Suffragio, il Palazzo Pretorio e la Torre dell’Orologio.

La Chiesa del Suffragio è visitabile su prenotazione o appuntamento ed al suo interno presenta un’architettura semplice e pulita, arricchita da numerosi quadri di artisti come Andrea della Robbia.

Ai piedi della Torre dell’Orologio invece si trova l’antica bottega del famoso ciabattino “Sgalin”, di cui restano gli antichi attrezzi del mestiere.

Chiedete ai paesani del figlio di Sgalin, che sarà felice di potervi aprire il negozietto, assolutamente da non perdere!

Nella parte alta della città si intravede il Castellaccio.

Questo antico castello, che domina tutta la città, un tempo difendeva il territorio e il confine Tosco-Romagnolo degli appennini.

Oggi giorno rimangono intatte e visibili solo la torre alta 15 metri e le mura di cinta.

 

Rocca San Casciano è anche un’ottima base di partenza per escursioni lungo i numerosi sentieri che si dipartono da qui!

I percorsi della margherita, sono degli itinerari naturalistici che sono stati segnalati e messi in sicurezza con l’intento di far scoprire il territorio circostante.

Sono circa 70 km di sentieri, mulattiere e strade bianche che, segnati sulla cartina, ricordano i petali di una margherita, da questo proviene il nome dell’iniziativa.

Ma Rocca San Casciano è conosciuta in tutta la Romagna, e non solo, per la sua antica Festa dei Falò.

Si dice che questa festa abbia origini antichissime, fin dal XII secolo venivano accesi falò lungo le rive del fiume Montone, allo scopo di fermare le rovinose inondazioni.

Dal 1700 questa festa è stata associata alla ricorrenza religiosa di San Giuseppe, il 19 marzo.

Era tradizione che nei cortili di ogni contrada venisse acceso un falò ed attorno ad esso si festeggiasse con cibo e danze.

In epoca più recente i falò sono tornati sulla riva del fiume e da qui, nell’ultimo secolo, è incominciata una sfida fra le quattro fazioni che rappresentano i principali rioni cittadini: Rione Borgo, di Sant’Antonio, Buginello e Mercato. 

Di questi quattro rioni originari, oggi ne restano solo due: Rione Borgo e Rione Mercato.

I due rioni si sfidano costruendo sulle due rive del fiume i falò, vince il rione che, oltre a fare la fiamma più grande, riesce a tenerlo acceso per più tempo.

Dopo l’accensione di questi giganteschi falò, la festa continua con un suggestivo spettacolo pirotecnico e una sfilata di carri.

E’ un’occasione di ritrovo e incontro per tutto il paese, che si arricchisce con musica e balli fino a notte fonda.

 

Feste e Sagre: la Festa dei Falò si tiene ogni anno il week-endsuccessivo a quello di Pasqua..

 

PORTICO DI ROMAGNA

Portico di Romagna è uno dei borghi più piccoli che abbia mai visto.

Due stradine acciottolate, un giardino e un antico ponte romano, ma basta tutto ciò a  renderlo uno dei borghi più belli di Romagna.

Portico è un borgo medievale, da qui sono passati i Conti Guidi e i Visconti di Milano, che hanno arricchito il paese con le architetture tipiche di quell’epoca.

Nella parte alta si trovano infatti i resti del Castello e la Torre Portinari con accanto la Pieve di S. Maria in Girone e il Giardino Pubblico intitolato a Dante e Beatrice.

Il modo migliore per visitare questo splendido paesino è perdersi tra le sue vie in pietra.

Via Borgo Piano è la più caratteristica, con tanti fiori e decorazioni disposte tra le porticine delle case.

Il pezzo forte di questo borgo però è il ponte romano a schiena d’asino, il Ponte Maestà.

Situato vicino alla Via degli Orti, rimane nascosto all’interno della città.

Dopo una bella passeggiata nel borgo non c’è niente di meglio che una pausa rigenerante Al Vecchio Convento.

Questa struttura in passato era un convento, oggi giorno invece è hotel, ristorante, bar e scuola d’Italiano.

Fra i suoi ospiti, infatti, si possono trovare abitualmente turisti stranieri che vengono in questo paesino sperduto della Romagna per concedersi un po’ di relax, oltre che per studiare l’Italiano.

Se vi volete fermare in questa deliziosa struttura, chiedete del giardino segreto…è una vera chicca.

Gli stessi proprietari di Al Vecchio Convento hanno aperto, nel centro di Portico, una biblioteca alternativa.

Senza libraio, priva di alcun controllo, qui le persone possono passare a lasciare libri o prenderne qualcuno in prestito.

 

Feste e Sagre: Ogni anno, ad Ottobre, si svolge la Sagra dei frutti del sottobosco.

 

CUSERCOLI

Cusercoli è una piccola frazione di Civitella di Romagna, nel cuore della valle del Bidente.

Il borgo si sviluppa su uno sperone roccioso dominato da un castello medievale e da una chiesa.

In antichità si pensava che questo imponente sperone di roccia calcarea, che obbliga il corso del fiume a deviare, fosse una creazione del leggendario Ercole.

Da cui deriverebbe il toponimo “Clusum Erculis” (chiusa di Ercole), e di conseguenza ne derivò l’attuale Cusercoli.

Il Castello, che è il punto di maggiore interesse del borgo, fu abitato dai Conti Ghiaggiolo, dai Malatesta e dai Conti Guidi, subendo così, nell’arco degli anni, numerose modifiche.

Il complesso del castello comprende anche la Chiesa di San Bonifacio, che si presenta un po’ diroccata, sia esternamente che internamente, ma che cattura con la sua aura di mistero e fascino.

In cima al castello si trovano anche degli splendidi giardini pensili, che visitati in primavera o in estate lasciano davvero a bocca aperta.

Nella zona dei giardini si trova anche un piccolo bar, in cui è possibile fare l’aperitivo in questo contesto estremamente romantico.

L’ingresso al castello è gratuito, si possono prenotare visite guidate presso la ProLoco di Cusercoli.

Il resto del borgo è un insieme di case in pietra molto caratteristiche e vie in salita che collegano le sponde del fiume con il castello.

 

Feste e Sagre: A settembre 2021 si è tenuta la prima edizione della Festa medievale di Cusercoli, che sicuramente verrà ripetuta nei prossimi anni. 

A novembre di ogni anno, invece, si tiene la rinomata Sagra del Tartufo Bianco del Bidente.

Mentre a maggio va in scena la Sagra del Fungo Prugnolo. 

 

MODIGLIANA

Modigliana, anticamente chiamata Castrum mutilum, sorge nella Valle del Tramazzo ed è famosa per il suo prosperoso territorio vinicolo.

Anche il suo centro storico, però, non è da meno, così ricco di bellezze architettoniche e storia.

Piazza Pretorio è la piazza più caratteristica del borgo, grazie ai numerosi palazzi che vi si affacciano come Palazzo Pretorio, sede della Pinacoteca, e l’ex chiesa di San Rocco.

Da qui, percorrendo le stradine acciottolate in discesa, si giunge fino a La Tribuna.

La Tribuna non era altro che l’ingresso al Castello, caratterizzata da due campanili, da un’edicola con la statua della Madonna e da un ponte, è una struttura unica nel suo genere.

Da questa zona del centro si ha una splendida vista sulla Rocca e sul fiume Tramazzo, che taglia in due la città.

La Rocca dei Conti Guidi, detta Roccaccia, a cui si accede tramite Piazza Don Minzoni, è poco più che un rudere, ma la sua posizione strategica, in cima al monte, le conferisce un fascino immutato.

Il centro di Modigliana è piuttosto grande e ben curato, passeggiare e perdersi tra le sue vie è la scelta migliore per scoprirla.

 

Recentemente il Comune di Modigliana ha promosso l’iniziativa Sentieri Agrourbani, dei sentieri escursionistici che percorrono la bellezza di 180 km nei dintorni del borgo.

I sentieri partono tutti dal centro di Modigliana e propongono camminamenti ad anello dove si incontrano punti di interesse, paesaggi mozzafiato ed elementi naturali particolari.

In tutto i sentieri sono 9 ed è possibile avere un adesivo sul passaporto del viaggiatore per ogni sentiero portato a termine.

E’ sufficiente un selfie con il simbolo assegnato a quel determinato sentiero e, al rientro in città, recarsi presso una delle tante attività che espone il logo dell’iniziativa.

Il bello di questo progetto è che incentiva l’attività fisica e la scoperta del territorio e che in base al numero dei sentieri percorsi si riceve un premio!

Per 5 sentieri percorsi si riceve uno zaino e borraccia di piccole dimensioni, se invece si percorrono tutti e 9 i sentieri, si potrà ricevere uno zaino e borraccia di grandi dimensioni, entrambi da ritirare presso la Decathlon di Faenza. 

 

E dopo una bella camminata l’ideale è assaggiare la cucina locale.

Da Il Teatro, situato nel cuore del Monte Volano, oltre a poter ammirare una vista mozzafiato su tutto il borgo di Modigliana, è possibile gustare un ottimo vino e cibi tipici.

Questa Azienda Agricola è molto particolare, infatti prende un’unica prenotazione a pasto, da un minimo di 2 ad un massimo di  10 persone.

Questo modello di ospitalità è vincente, perché permette all’ospite di godere di un servizio unico e di una certa riservatezza.

Il Teatro produce 3 vini, che verranno serviti durante la cena accompagnati da ottimi piatti della cucina tradizionale romagnola, rivisitati in chiave moderna. Da provare assolutamente! 

 

Feste e Sagre: Ogni settembre si tiene la festa dell’ ‘800, dove è possibile visitare numerose mostre permanenti e temporanee e assistere a delle rappresentazioni viventi di quadri di Silvestro Lega in abito d’epoca.

 

TREDOZIO

Tredozio è un piccolo borgo situato nella valle del Tramazzo, vicino al confine con la Toscana, all’interno del Parco delle Foreste Casentinesi.

L’origine del suo nome non è ben chiara, ma sicuramente deriva dal numero 3.

Si pensa che possa provenire dalla presenza dei 3 nuclei familiari che abitavano in antichità il borgo, o dalla presenza dei 3 campanili ancora oggi visibili in paese oppure dai 3 fiumi che scorrono vicino al centro abitato.

La caratteristica che distingue Tredozio dagli altri borghi di montagna è che conserva numerosi palazzi del sei-settecento, tutti con lo stemma della famiglia posto sopra ai portoni d’ingresso.

Tra i più importanti ci sono Palazzo Frassinetti, Palazzo Bonaccorsi, Palazzo Vespignani e Palazzo Fantini.

Quest’ultimo è quello più interessante, perché si affaccia su due cortili che sfociano in uno splendido giardino all’italiana.

 

A 9 km dal centro di Tredozio si trova il Vulcano del Monte Busca, considerato il vulcano più piccolo del mondo.

In realtà si tratta di emanazioni di idrocarburi gassosi che, a contatto con l’ossigeno, rimangono perennemente accesi.

Questo fenomeno particolare classifica questa “fontana ardente” un vulcano a tutti gli effetti.

 

Feste e Sagre: Le prime domeniche di novembre si tiene la Sagra del Bartolaccio, un tipico tortello cotto alla piastra ripieno di patate, pancetta, grana e pecorino.

Durante il periodo pasquale si tiene la Sagra e Palio dell’Uovo, una tradizionale festa nata dall’antica usanza della battitura delle uova sode che si svolgeva nel giorno di Pasqua, come rituale propiziatorio alla primavera.

Nel mese di luglio invece si tiene la Sagra del Cinghiale, considerato il re del bosco.

 

 

PREMILCUORE

Premilcuore è l’accesso romagnolo al Parco delle Foreste Casentinesi.

Tra tutti i borghi è quello più a stretto contatto con la natura, avvolto dalle montagne e attraversato dal fiume Rabbi.

Questo paesino è l’ideale per trascorrere del tempo lontano dal caos cittadino e per fare attività all’aria aperta.

Dal paese, infatti, partono numerosi sentieri escursionistici in collina e lungo il fiume.

Il fiume Rabbi, che attraversa Premilcuore creando degli scorci suggestivi, è il principale punto di interesse della città.

Lungo il suo corso si trovano Le Cascate della Sega e La Grotta Urlante.

Per arrivare alle Cascate della Sega è necessario impostare il navigatore per l’Agriturismo Ridolla; da qui, con una breve passeggiata, si raggiungono il fiume e le cascate.

Questo luogo d’estate è sempre molto affollato, essendo il Rabbi balneabile, per cui è consigliabile visitarlo di mattina presto.

La Grotta Urlante invece non è altro che un tratto del fiume, posto più a nord, nel quale si trovano pozze e grotte.

L’acqua qui è davvero limpida e dalle foto sembra proprio un paradiso, unica pecca però: è PROIBITO andarci!
Infatti attualmente è vietato sostare o anche solo passare per questo luogo di interesse, perché non ritenuto sicuro.

Vi è il pericolo di caduta massi e recentemente, la morte di una ragazza che si era tuffata nella grotta, ha portato alla sua chiusura. Non rispettare questo divieto comporta multe salate o, peggio ancora, di mettere a rischio la propria incolumità!

Ciò nonostante è possibile percorrere il vicino Ponte Nuovo, un ponte romano situato lì vicino, da cui osservare la grotta.

 

Feste e Sagre: Premilcuore propone sempre tantissimi eventi tutto l’anno. Le sagre più belle però sono quella della Fiorentina ad agosto, quella del Tortello alla Lastra a settembre e quella della Castagna e del Raviggiolo ad ottobre. 

 

PREDAPPIO ALTA

Predappio è conosciuta in tutta Italia per la sua architettura razionalista e per essere la città natale di Benito Mussolini.

Questa città è ricca di storia, anche piuttosto controversa, e per questo poco considerata dai turisti.

In realtà ha davvero tanto da offrire, come le numerose cantine vinicole che la circondano e il grazioso borgo di Predappio Alta.

Predappio Alta è un borgo medievale sviluppato intorno ad un’antica rocca, da cui si può ammirare una splendida vista sulla valle circostante.

Ha una piazza deliziosa dove vi si affaccia la chiesa del paese e dove si riuniscono tutti i paesani intorno alla fontana posta al centro.

Proprio su questa piazza, che è il nucleo del paese, si trova il ristorante La Vecia Cantena d’la Pré, enoteca storica con una cantina visitabile rimasta ancora come una volta.

Se siete in zona dovete assolutamente mangiare qui ed assaggiare i loro tortelli al Pecorino della zolfatara, chiamato così per via della stagionatura che avviene in un antica zolfara della zona.

 

DOVADOLA

Dovadola trae l’origine del suo nome dall’esistenza di due guadi (in latino “duo vadora”) a poca distanza l’uno dall’altro del fiume Montone.

Nell’antichità abitato dai Celti e successivamente dai Romani, presenta un’architettura con molte influenze medievali.

Ancor prima di arrivare in paese spicca la sua alta Rocca dei Conti Guidi o più comunemente chiamata Rocca di Dovadola. Purtroppo però ad oggi non è visitabile in quanto in ristrutturazione.

Nonostante ciò il delizioso centro storico, anche se piccolino, merita una visita.

Se siete appassionati di armi e amate i musei, la mostra permanente “Con il ferro e con il fuoco” fa al caso vostro.

Allestita presso la Sala Storica Guido Guerra, nel cuore di Dovadola, vengono esposti armi bianche dall’evo antico a quello contemporaneo.

Le visite e il museo vengono gestiti dall’Associazione culturale Armorum Ars di Dovadola.

 

Se invece siete più interessati a soddisfare il vostro stomaco non potete non fare scorta al forno Cappelletti e Bongiovanni.

Questo antico forno, più comunemente conosciuto come “Nel nome del Pane”, situato in Piazza Vittoria, è in attività da 40 anni e produce prodotti naturali e genuini.

La sua particolarità sta proprio nell’utilizzo di grani antichi a km 0. 

 

Feste e Sagre: Nel mese di Ottobre si svolge la Fiera e Sagra del Tartufo

 

DOVE FARE LE MIGLIORI DEGUSTAZIONI IN ROMAGNA IN AUTUNNO

 

PODERI DAL NESPOLI

Vicino al centro abitato di Cusercoli si trova Poderi dal Nespoli.

Questo splendido podere agricolo produce migliaia di bottiglie di vino grazie alle sue viti sparse in tutta la vallata.

L’intera tenuta comprende i vigneti, una cantina in cui viene ricavato e lavorato il vino, un negozio, un orticello ben curato, una villa che fa da ristorante e un altra struttura in vetro annessa alla villa che ospita eventi.

Sembra un piccolo villaggio del vino, in cui è possibile partecipare a visite guidate e degustazioni.

L’ideale è acquistare il loro pacchetto, con compresa la visita e l’assaggio di due vini a scelta, da poter gustare nell’ampia zona verde del podere.

Da ormai 5 anni, verso i primi di settembre, organizza l’evento “Mosto succo delle Storie”, un festival legato alla narrazione e all’arte del racconto.

 

CORTE SAN RUFFILLO

Corte San Ruffillo è una Azienda Agricola biologica di Dovadola, che produce in autonomia vini, salumi e tanti altri prodotti che regala questa terra.

Questo luogo ha origini antichissime, infatti San Ruffillo con la  sua chiesa e canonica era un luogo che riuniva insieme un numero considerevole di fedeli.

Tutta la struttura, ristrutturata recentemente, è affiancata da una nuova costruzione, esteticamente in completa armonia con quella già esistente, creando così un piccolo villaggio.

Qui infatti è possibile pernottare, mangiare presso il loro ristorante, trascorrere una giornata in spa o in piscina e persino organizzare eventi.

E’ una piccola oasi di pace e tranquillità avvolta nel verde.

 

MAZAPEGUL

Mazapegul, nella tradizione romagnola, è un folletto che fa dispetti e scherzi alla popolazione.

Questa simpatica figura ha dato il nome al birrificio artigianale che ha sede a Civitella di Romagna.

Il birrificio, inizialmente nato per passione, oggi conta nove tipi di  birra e uno stabilimento in cui vengono prodotte migliaia di birre all’anno.

Ogni birra ha un nome proveniente dalla tradizione romagnola o da luoghi iconici della zona, come Zerbale o Curva Mare.

Se passate da queste parti, chiedete di poter fare una visita guidata all’interno del birrificio. Vi accompagnerà personalmente il Mastro Birraio, fornendovi tutte le informazioni sulla lavorazione della birra.

Successivamente si potranno assaggiare un paio di birre nello shop e ristorante del birrificio.

Vi consiglio di fare scorta di queste birre artigianali perché meritano davvero.

 

 

Questo articolo è stato scritto a seguito della partecipazione al Blog Tour “Autunno nei Borghi di Romagna”, un progetto dell’Unione di Comuni della Romagna Forlivese, in convenzione con il GAL L’Altra Romagna, gestito da Camera Work s.r.l., con il patrocinio di Destinazione Romagna e la collaborazione del Comitato Provinciale Pro Loco UNPLI Forlì Cesena e i Borghi Autentici d’Italia. Con la collaborazione di Ramingo Travel, agenzia che si occupare di organizzare viaggi ed esperienze in luoghi meno comuni.

 

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