Week-End romantico in Val d’Orcia

Immaginatevi un pittore del rinascimento, che con un pennello in mano ed un berretto in testa esce dalla sua casa di campagna in Toscana, posiziona una grande tela su un treppiede ed inizia a riprodurre le colline verdeggianti, gli alberi sempreverdi e i campi fioriti che gli si parano davanti.

Immaginatevi uno scenario perfetto, in cui ogni singolo filo d’erba è tagliato con cura e si muove all’unisono con gli altri, colline dalla forma rotondeggiante si rincorrono per la vallata, un vento lieve che scorre fra le fronde e piccoli borghi che svettano qua e là.

Questo paradiso naturale è la Val d’Orcia, Parco Naturale Toscano attraversato dal fiume Orcia e divenuto famoso perché considerato un esempio perfetto di paesaggio naturale.

Facente parte dell’UNESCO, le sue vaste distese verdi, punteggiate da alti cipressi e ville d’epoca, sono diventate iconiche e riconosciute in tutto il mondo.

Oggi, soprattutto in determinate stagioni, viene presa letteralmente d’assalto dai turisti e dai fotografi, che qui possono dare ampio sfogo alla loro fantasia.

 

La Toscana è una regione che ha tantissimo da offrire: dalle città d’arte come Firenze, Pisa, e Siena, ai borghi medievali come San Gimignano, Montalcino e Montepulciano, alle etrusche Volterra e

Cortona sino ai centri termali come Saturnia, Chianciano, Bagno Vignoni e Montecatini e alle località balneari d’elite come Forte dei Marmi e Pietrasanta, alle tipicità gastronomiche di alta qualità.

Per una fuga romantica di qualche giorno però la zona della Val d’Orcia è perfetta, ci si può lasciar cullare dai dolci panorami collinari, deliziare con qualche cena in osteria e concedere un po’ di relax alle terme.

Un week-end lento e sognante, che noi ci siamo concessi prima di ripartire per questo intenso 2019 che si prospetta davanti a noi.

 

La Val d’Orcia non è troppo vasta, ogni punto d’interesse infatti si raggiunge con massimo 30 minuti di macchina e le principali città creano quasi una linea che taglia a metà il parco.

Tre giorni possono bastare per visitare tutta la zona senza tralasciare niente, noi invece, che abbiamo avuto a nostra disposizione solo due giorni, abbiamo scartato una o due tappe.

Questa zona, considerata l’elevata presenza di turisti, è un po’ costosa, soprattutto per quanto riguarda i ristoranti e i pernottamenti.

C’è da dire però che sono le uniche spese da tener conto per questo viaggio, considerato che le principali attrazioni sono le città e la natura, completamente gratuite.

Per ridurre un po’ i costi si può pensare di alloggiare in un appartamento piuttosto che in un hotel, oppure in un paesino meno conosciuto come Contignano, ma comunque nel cuore della Val d’Orcia, proprio come abbiamo fatto noi.

 

I BORGHI PIU’ BELLI DELLA VAL D’ORCIA

 

MONTALCINO

Montalcino è la città della Val d’Orcia più a Ovest, da cui abbiamo deciso di partire per il tour alla scoperta di questa terra.

E’ conosciuta da tutti per la produzione del famoso vino rosso Brunello di Montalcino, che viene venduto in ogni negozio e bottega del centro città e nelle tenute e negli agriturismi dei dintorni.

Per scoprire al meglio la città è necessario vagare senza meta tra le sue vie, così si possono incontrare scorci particolari, case rustiche e stradine acciottolate in salita poco battute.

Il nostro giro inizia dalla Chiesa della Madonna del Soccorso, posta all’estremità nord del borgo, su un terrazzo panoramico da cui si può vedere una bellissima vista panoramica sulla Val d’Orcia, anche di prima mattina è risultata un po’ nebbiosa.

Inerpicandosi per una grande scalinata posta proprio di fronte alla chiesa, in breve tempo si arriva al Duomo di Montalcino, la Cattedrale del Santissimo Salvatore, situata nel punto più alto della città, dove svetta da padrona.

Una scalinata in discesa davanti al duomo conduce verso Via Mazzini, la via principale del centro che porta in Piazza del Popolo.

Al centro della piazza, addobbata per natale, si trova il Palazzo dei Priori, con la sua alta torre dell’orologio oggi sede del Comune e dell’ufficio turistico.

Risalendo Via Bandi, si giunge al Museo Civico e Diocesano e alla vicina Chiesa di Sant’Agostino, che pur essendo domenica mattina,  troviamo però chiusa, come anche il duomo del resto.

Ogni angolo di strada è curato nei minimi dettagli, palazzi e case di mattoni ne fanno da contorno, e proseguendo lungo la Via Cialdini si arriva davanti all’entrata della bellissima Fortezza di Montalcino.

Molto ben conservata, al suo interno ospita un’enoteca dove è possibile fare degustazioni ed al costo di 4 € a persona è possibile salire sulle mura.

La fortezza possiede un’ampia corte ed un giardino con terrazza panoramica da cui si ammira il paesaggio delle colline circostanti e tutto il centro città.

 

ABBAZIA DI SANT’ANTIMO

A circa 10 minuti di macchina da Montalcino si trova l’Abbazia di Sant’Antimo, un complesso monastico attualmente abitato da monaci.

La struttura dell’abbazia, in stile romanico, è rimasta intatta e ben conservata, mentre del chiostro e della sala capitolare rimangono solo alcune rovine.

Il complesso è situato in un contesto paesaggistico molto suggestivo, circondato da campi di ulivi, boschi, sentieri e colline verdeggianti.

L’interno dell’abbazia è piuttosto spoglio, nè mi sarei aspettata il contrario, ma l’architettura semplice e lineare è talmente suggestiva che infonde pace ed invita alla meditazione. All’uscita abbiamo comprato qualche caramella balsamica di produzione dei monaci.

Da qui, come in altre zone della Val d’Orcia, passa anche il cammino della Via Francigena.

SAN QUIRICO D’ORCIA

San Quirico d’Orcia è un piccolo borgo, con stradine acciottolate, palazzi antichi, corti interne e giardini curati.

Trovarsi a passeggiare per le sue vie durante le ore più quiete della giornata ci ha trasportati in una dimensione di tranquillità e benessere.

La prima tappa è stata la Parrocchia di San Quirico e Giulietta, con davanti una bellissima scalinata e un grazioso pozzo sul dietro. Accanto Palazzo Chigi, attuale sede del Comune, crea uno scorcio davvero suggestivo.

Proseguendo per la via principale del centro, Via Dante Alighieri, si arriva in breve alla Piazza della Libertà, fulcro della piccola cittadina.

Qui vi si affaccia la Chiesa di San Francesco, al cui  fianco si apre una delle quattro porte della città con conservata una catapulta e gli Horti Leonini.

Quest’ultimi sono dei giardini all’Italiana davvero molto ben tenuti, con alberi, siepi e cinte murarie dove al centro si trova una statua di Cosimo III de’ Medici. Un angolo di paradiso nel cuore di San Quirico.

Continuando la passeggiata sulla via principale si arriva alla modesta Chiesa di Santa Maria Assunta in pietra, che nasconde un roseto delizioso.

Per le stradine del borgo si trovano numerose osterie, non aspettavamo altro che sederci al tavolo per gustare le prelibatezze di questa regione.

Il locale che abbiamo scelto si chiama Osteria Ristorante, dove abbiamo trovato un ottimo servizio fresco e simpatico ed abbiamo avuto la fortuna di gustare ottimi pici cacio e pepe (pasta fatta in casa, simile agli strozzapreti, condita con tipico formaggio toscano e pepe, in questo caso con l’aggiunta del tartufo) oltre ad una gustosissima tagliata al lardo.

 

PIENZA

Durante la nostra visita a Pienza ci ha accompagnano uno splendido tramonto che rifletteva una luce rossastra sulle vie della città e sulle pietre dei palazzi.

Sicuramente Pienza, considerata nel Rinascimento la “città ideale”, è tra i borghi della Val d’Orcia più visitati e quindi caotici, ma nulla toglie alla sua bellezza.

Si entra nella città da Porta al Prato o porta al Murello e si viene subito catapultati in una stretta stradina acciottolata delimitata da alti edifici in pietra.

Qui si trovano antiche botteghe che vendono il rinomato pecorino di Pienza, salumi, vini e un’altra tipicità gastronomica della città, il Panforte.

Il fulcro del paesino è Piazza Pio II, dove vi sono affacciati i più importanti edifici della città: il Comune, Palazzo Piccolomini e la Cattedrale di Santa Maria Assunta.

Una particolarità molto interessante è che Palazzo Piccolomini fu scelto dal regista Franco Zeffirelli per girare alcune scene del film Romeo e Giulietta.

Le vie del centro sono molto caratteristiche e non è difficile capire perché questo borgo in passato sia stato considerato la “città ideale”, tuttavia noi rimaniamo affascinati dal camminamento lungo le mura.

Oltre a godere di una bellissima vista panoramica su tutta la vallata, ci si può fermare in uno dei tanto bar – ristoranti situati su questo terrazzamento, una location davvero unica!

 

BAGNI DI SAN FILIPPO

I Bagni di San Filippo sono tra le poche terme  naturali e completamente gratuite, che si possono trovare in italia

Non si può lasciare la Val d’Orcia senza aver trascorso un paio di ore di relax in queste piscine naturali.

Nel cuore della natura, parcheggiando la macchina nel piccolo paesino con l’omonimo nome, si scende nel bosco grazie a un breve sentiero.

Salta subito all’occhio il colore bianco della roccia di travertino, l’acqua calda che sgorga direttamente dalla roccia e va a formare piccoli laghetti, occupati  da persone che immerse si godono il caldo dell’acqua anche quando fuori la temperatura esterna è molto bassa.

La Balena Bianca, chiamata così per la sua grandezza, è una roccia di travertino di un bianco accecante (che mi ha ricordato Pamukkale, anche se molto più in piccolo), con una cascata d’acqua calda che la ricopre. Qui c’è il divieto di camminarci sopra, ma dato che la zona è totalmente libera e gratuita non viene quasi mai rispettato, un vero peccato perché si rischia che con il tempo si deteriori.

L’acqua in alcune pozze è più calda rispetto ad altre, e quelle più calde, soprattutto nel periodo invernale, vanno letteralmente a ruba, quindi vi consiglio di arrivare alla mattina presto.

Noi abbiamo deciso di chiudere in bellezza il 2018 con un bel bagno il 31 dicembre.

 

MONTEPULCIANO

Sicuramente il borgo più grande tra quelli visitati fino ad ora, lo si capisce subito dal fatto che facciamo fatica a trovare parcheggio e che tutta la città è addobbata a regola d’arte per Natale.

Montepulciano è un borgo medievale che si sviluppa in salita, infatti la via principale del centro credo abbia almeno una pendenza del 10%.

Accediamo al centro storico da Porta al Prato, e percorriamo la via principale su cui si affacciano numerosi negozi, botteghe e ristoranti, dove ci fermiamo per pranzo a mangiare una buona schiacciata.

Ogni 10 metri è un affacciarsi a destra e a sinistra per vedere le tante piccole vie pedonali, perpendicolari alla principale, con particolari archi che lasciano trasparire scorci deliziosi.

Ad un certo punto si incontra, Via del Teatro, che si inerpica ancora più su, per la quale si arriva in Piazza Grande.

Qui abbiamo trovato i famosi mercatini di Natale, che contribuiscono ad arricchire di magia la piazza su cui affacciano Palazzo del Capitano, il Comune, Il Duomo o Cattedrale di Santa Maria Assunta e Palazzo Contucci e Tarugi.

Inoltre, di fronte a quest’ultimo, si trova il Pozzo dei Griffi e dei Leoni, un elemento ritrovato anche negli altri borghi della Val d’Orcia come Pienza e San Quirico d’Orcia.

A sud della Piazza è situata la Fortezza Medicea di Montepulciano, con giardini ben curati e una terrazza panoramica su cui poter ammirare una splendida vista sulle colline circostanti.

 

I PUNTI PANORAMICI PER SCATTARE FOTO PERFETTE IN VAL D’ORCIA

 

La Val d’Orcia è diventata famosa in tutto il mondo per i suoi paesaggi naturali puliti e perfetti.

Il simbolo di questa terra è il cipresso, albero sempreverde che siamo abituati a vedere nei cimiteri.

Qui invece ha un ruolo totalmente diverso, si trova in mezzo ai campi per delimitare le varie aree, nei viali delle ville di ricchi proprietari terrieri, prendendo piede un po’ ovunque in Toscana, quasi come una moda.

 

I CIPRESSINI

Lungo la strada che collega Montalcino a San Quirico d’Orcia, si trova uno dei punti panoramici più belli di tutta la zona, i cosiddetti Cipressini.

E’ segnalato anche su Google Maps e, grazie alle macchine parcheggiate sul ciglio della strada, non è difficile accorgersi del punto esatto in cui fermarsi per scattare qualche foto.

Si può scendere a piedi e percorrere i sentieri in ghiaia tra i campi che risalgono le dolci e verdi colline.

Il nome tecnico di questo insieme di cipressi è Roccolo di Caccia, ovvero un boschetto creato dai cacciatori per attirare gli uccelli.

La Val d’Orcia infatti è una zona prevalentemente collinare, priva di alberi e si è scelto quindi di piantare il cipresso, perché essendo  un albero con radici che crescono verticalmente, risolve il problema di non danneggiare i campi coltivati.

Da questo punto, continuando a passeggiare ed immergendosi nella natura si possono trovare altri roccoli di caccia o file di cipressi che delineano il contorno delle colline.

 

VILLA CON CIPRESSI

Avete mai visto questo scorcio in foto? E’ forse uno dei più iconici della Val d’Orcia.

Per trovare il punto esatto dove appostarsi per scattare la fatidica foto si trovano addirittura le coordinate su internet, per facilitarvi le cose ve le posto anche io.

Seguite le istruzioni:

  • lungo la strada che collega San Quirico d’Orcia a Pienza, lasciando la macchina esattamente in questo punto (43.063534,11.609868), in prossimità di un cartello stradale e di una villa con una rientranza transennata, avendo alle spalle la città di San Quirico, sulla destra si trova un uliveto;
  • seguendo il tracciato di altri fotografi, in mezzo agli ulivi, ad un certo punto si prospetta un panorama sensazionale su tutta la vallata;
  • ed ecco che proprio lì, in mezzo alle colline, si vede subito la famosa villa circondata da cipressi, uno scatto riuscito assicurato!

 

Amanti dell’esplorazione come siamo, ci siamo avventurati anche per i campi dal lato opposto.

Dopo una piccola salita costeggiando un campo di ulivi si arriva in cima ad una collina color ocra, il vento che ci accarezza le guance e l’avvistamento di un cervo rendono questa breve scampagnata memorabile.

 

CAPPELLA DELLA MADONNA DI VITALETA

Proseguendo in direzione Pienza, poco dopo, sempre sulla destra si vede in lontananza in cima a una collina, la Cappella della Madonna di Vitaleta fiancheggiata da due alti cipressi.

Prima di raggiungerla – è segnalata anche su Google Maps – abbiamo scattato qualche foto da lontano, rapiti dal contesto paesaggistico in cui si trova.

La strada che conduce alla cappella è sterrata e l’ultimo tratto si può percorrere solo a piedi, 10 minuti di camminata tra i campi, con il sole ormai basso che colorava le colline di arancio.

Accanto alla cappella c’è un casolare diroccato, probabilmente utilizzato come stalla o deposito attrezzi, anche dentro alla cappella, si può entrare ma ahimè è tutto distrutto e mal tenuto.

Rimane comunque un ottimo luogo dove poter scattare foto a perdifiato su tutta la campagna circostante.

LA FOCE, VIALI DI CIPRESSI A ZIG-ZAG

La Foce è quella zona della Val D’orcia che si estende tra Contignano e Montepulciano.

Attraverso una stretta strada panoramica si passa in mezzo a questa vallata dove si trovano moltissime ville con i tipici viali di cipressi.

Lunghi, corti, a zig-zag, dritti, circolari…chi più ne ha più ne metta…che conducono ad agriturismi, bed and breakfast o ville private, immersi nella tranquilla natura toscana.

Quando si arriva in prossimità della Foce, lungo la strada, si può ammirare una delle ville con il viale di cipressi più bello dell’intera Toscana e nella vicina frazione Castelluccio si trova un belvedere da cui si gode di una vista sensazionale.

 

 

Il bello della Val d’Orcia è proprio questo, prendersi il proprio tempo lungo la strada, fermarsi quando si ha voglia, anche ogni 5 minuti, e fotografare questa meravigliosa natura incontaminata che ci circonda.

Passeggiare tra i sentieri in mezzo ai campi, fermarsi ad ascoltare i suoni degli uccelli, assaggiare i prodotti tipici locali e brindare alla nostra bella Italia.

 

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